giovedì 19 dicembre 2013

Partenza per il Japan

Kombawa minna san ^___^


La nostra prossima partenza per il Giappone è prevista
dal 22 dicembre al 07 gennaio 2014
e siamo sempre emozionate e scalpitanti come la prima volta!

Per qualsiasi richiesta e wishlist inviate una mail a:

yokoso.clasil@gmail.com

anche in corso di viaggio

giovedì 14 novembre 2013

Il Kappa

Il Kappa è una delle figure della mitologia giapponese più conosciuta anche in occidente. Tanto per capirci, quelle creature, dall’aspetto umanoide, di colore tendente al verde e con la pettinatura da frate francescano, con la piazzetta pelata in centro alla testa e i capelli intorno.
Si tratta di uno yukai (spirito o anche demone) dell’acqua, il suo abitat sono i corsi d’acqua, stagni e i laghi giapponesi.A livello fisico è anche fornito di mani e piedi palmati, di un guscio simile a quello delle testuggini sulla schiena e di una bocca, simile ad un becco, provvista di denti.
Il suo carattere è simile a quello dei gremlis americani o dei pixie scozzesi, ovvero dei disturbatori. Adorano fare dispetti, anche crudeli, scorreggiano, fanno baccano, sono dei guardoni, ecc… Insomma, cose poco carine.
Ci sono diverse leggende sulla crudeltà dei Kappa, ad esempio, il loro cibo preferito sono i bambini ,il fegato la shirikodama, una gemma che si diceva fosse posta all’interno del corpo umano nella zona dell’intestino retto e i cetrioli ?_?). Si divertono ad affogare esseri umani e animali che si avvicinano troppo alla loro zona di residenza, anche solo per divertimento.
Nonostante tutto, si narra che per avere la meglio su un Kappa, bisogni fargli cadere l’acqua che contiene nella piazzetta sulla testa, circondata da capelli. Per fare questo, bisogna sapere che un kappa non può non rispondere ad un inchino, ed ovviamente inchinandosi, l’acqua cadrà dalla sua testa immobilizzandolo. Riempiendogli di nuovo la piazzetta, con l’acqua del luogo nel quale vive tornerà a muoversi… equi… voi l’avrete fregato, e lui vi dovrà almeno un favore.
Sono anche molto fedeli, nel caso decidano di stringere patti o amicizia con un essere umano, e non possono tirarsi indietro davanti ad una richiesta fattagli da chi li ha salvati.
Adorano osservare la vita umana ed hanno imparato anche a parlare correttamente il giapponese!!!

Nato come spauracchio e mostro per gente poco erudita e bambini., in reltà, ai giorni attuali il kappa, è è un personaggio visto in anime e manga, e raffigurato a volte in maniera molto tenera e pucciosa (vi ricordate i tre baby kappa di Evelyn!?)




Qui, una tenere statuetta d'epoca di un Kappa


E qui, un bellissimo chibi Kappa, preso da
http://bloodlinev.deviantart.com









Ultima curiosità.
esiste anche il kappa in versione pelosa, che si chiama Hyosube, e a parte comportarsi come il parente meno peloso, ha la mania di entrare di nascosto nei bagni della case sulla sua strada per lavarsi. Nulla di male, se non fosse che tende a lasciare una marea di peli, che poi risultano essere velenosi per gli umani.
(lo so, è anche una carta di Yu-gi-oh! -_-).

Informazioni da
wikipedia.it
http://hubpages.com/hub/kappa#mod_17623894

mercoledì 13 novembre 2013

Timbri nipponici

Oh mamma... è da parecchio che non aggiorniamo, cosa gravissima!!!
Ammettiamo che siamo tutte e due parecchio impegnate... sorry sorry.
Durante la mia vacanza nipponica di ottobre (perchè giuro, stavolta è stata veramente una vacanza e non un tour de force), ho scoperto una cosa, a mio parere bizzarra, a cui solo la mente giapponese poteva pensare.
Ringrazio l'amico P., compagno di questa avventura, per avermene parlato, e aver cacciato anche la mia parte.
Quindi parliamo di...
TIMBRI!!!
Lo so che detto così, non significa nulla e potresti darmi della pazza, ma realmente di timbri parleremo.
A quanto pare, in ogni fermata della metro JR Yamanote line (foto 1), quella tratteggiate in bianco e grigio sulla mappa, esiste un banchetto con un timbro (foto 2), e ovviamente inchiostro.
Ogni fermata ha un suo timbro particolare che la identifica, ad esempio, a Ikebukuro ci sono tre gufetti, perchè, se uscite dall'uscita west (ovest), vi troverete delle bellissime piante tagliate a gufo.
I banchetti coi timbri si trovato appenna fuori dai cancelli delle metro, però bisogna chiedere, perchè alcuni non sono visibilissimi, basta un "Where is the stamp?", e vi indicano come raggiungerlo.
Oltre alle fermate della JR, anche alcuni luoghi d'interesse hanno il loro timbro, tipo la Tokyo Sky Tree o il tempio Meiji. In questo caso, sono molto più facili da individuare. Addirittura alla Kotobokiya, il negozio di action figure ad Akihabara, ne hanno uno col faccino di un robot, tipo Gundam.
In altri luoghi, potreste trovare addirittura un deplian, con dei percorsi da fare, e il posto per i timbri. Ad esempio, le zone dei samurai o i giardini, ecc...
E' una cosa simpatica, che poi, vi lascerà un ricordo, basta comprarsi un quadernino da tenere con sè ed il gioco è fatto.


Questi sono solo 4 dei timbri che io e l'amico P. abbiamo fatto in giro.

pensavamo fosse una cosa da turisti, invece abbiamo visto diversi giapponesi usarli, addirittura un signore sui 60-70 anni, ci ha mostrto i sui quaderni (si, ne aveva tipo 3 o 4), pieni di timbri, fatti anche in molti luoghi turistici.
Se capitate a Tokyo, buttate un'occhio alla ricerca dei timbri.




martedì 24 settembre 2013

Partenza per il Japan

Kombawa minna san ^___^

La nostra prossima partenza per il Giappone è prevista
dal 30 settembre al 09 ottobre 2013

Andrà solo una di noi
e sarà una vera e propria vacanza!
Direi che ce la meritiamo ^_^

Pertanto non ci sarà molto tempo dedicato alle ordinazioni, in ogni caso faremo del nostro meglio per soddisfarvi, tempo permettendo.

Se volete, inviate pure la vostra wishlist a:

yokoso.clasil@gmail.com

Pronti, partenza.... via!!!!!

lunedì 16 settembre 2013

Fumettopoli 22 settembre 2013

Ohayou!

Come ogni anno saremo presenti con il nostro stand alla Fiera di 'Fumettopoli' del 22 settembre a Milano.

Essa si svolgerà presso l'Hotel Executive di Milano, via Don Luigi Sturzo 11.
Fermata della metro di Porta Garibaldi.

Vi linko la piantina per vedere dove saremo ubicate, il nostro tavolo è il n. 182:

 http://www.fumettopoli.biz/expo/2013_settembre1g.jpg

Vi aspettiamo numerosi!!!!

Matane ^__^

Yokoso Yume e

lunedì 22 luglio 2013

Informazioni nippofile - Associazione Fujikai

Ciao a tutti, vi posto il volantino, che ci hanno gentilmente fornito dall'associazione Fujikai di Brescia.
Dal loro sito:
ecco la presentazione:
L'associazione FUJI è una libera associazione, regolarmente registrata, senza fine di lucro, che si prefigge l'approfondimento e lo scambio culturale fra i popoli e in particolare tra l'Italia e il Giappone, ampliando la conoscenza reciproca per mezzo di contatti fra le persone, enti e associazioni.
L'associazione nasce il 3 febbraio 2001 ed è aperta a tutti coloro che, interessati realizzazione delle sue finalità, ne condividono lo spirito e gli ideali, senza distinzione di nazionalità, sesso, credo e professione.
E di cosa si occupa:
Promuove la conoscenza e la diffusione della lingua e degli altri valori culturali dei due paesi tra i soci, gli educatori, gli insegnanti, gli operatori didattici e le persone in genere, affinché ne possano trasmettere ad altri i principi fondamentali, facilitando l'integrazione tra le due culture dell'Italia e del Giappone.
E le sue attività:
» convegni, conferenze, dibattiti e seminari;
» proiezioni di film e documentari;
» concerti e spettacoli;
» corsi di lingue,tecniche ed arti tradizionali giapponesi per ragazzi e adulti;
» pubblicazioni di materiale formativo e informativo delle proprie attività e delle attività di altre associazioni similari;
» viaggi, studi e scambi culturali;
» momenti di incontro e socializzazione.
L'Associazione Fujikai, ci ha contattate via mail dopo aver scoperto che in alcuni blog, di Silvia (grande Silvi), abbiamo riportato dei brani tratti dal libro 
-Salici e felicità (saggezza orientale), autore R. Manisera, edito da La compagnia della Stampa-

A mio parere, un'Associazione che si prende la briga di controllare il web e di contattate, nonchè, ringraziare, noi povere sfigate e il nostro blog, per la diffusione, se pur minima, che abbiamo dato a questo libro, merita almeno una visita al sito e, per chi ha possibilità, una visita di persona, magari a qualche incontro.
Qui vi lascio il sito e la pagina facebook:

Appena, blogger mi consentirà di risistemare il layout, cosa che questa sera non mi fa fare... grrrr.... inserirò il sito Fujikai nei nostri link giapposi.






lunedì 20 maggio 2013

Inari-Zushi

Ecco a voi la ricetta per preparare degli Inari Zushi, dei saccottini ripieni di riso, dedicati al Kami Inari (kami delle messi, dei commercianti, ecc... il cui simbolo è la volpe bianca, kitsune).

  Ingredienti per 4 persone

  • 8 Abura-age (tofu sottile, fritto)
  • 900 ml Brodo dashi (tipicoi brodo giapponese a base di pesce)
  • 6 cucchiaini Zucchero semolato
  • 2 cucchiai Sakè (meglio quello dolce)
  • 4 e 1/2 cucchiai Salsa di soia
  • 1 dose Su-meshi (riso all'aceto)
  • 2 cucchiai Semi di sesamo tostati
  • a piacere Gari (zenzero sott'aceto)

  • Preparare il riso bianco in stile giapponese. (lavato dall'amido e cotto in una pentola antiaderente a vapore, deve assorbire l'acqua di cottura. Non deve essere scolato, in caso, mettete poca acqua per volta fino a che assanggiandolo non sarà pronto. No sale, no olio).

    Immergete per 1 minuto gli abura-age in acqua a vivace bollore. Toglieteli, sciacquateli sotto acqua fredda corrente e lasciateli raffreddare. Strizzateli delicatamente per eliminare l'acqua in eccesso. Divideteli a metà, di traverso, e apriteli con cura sul lato tagliato per ottenere tasche. Se impiegate abura-age in scatola, scolateli.

    Ponete le tasche di tofu in un'ampia casseruola. Aggiungete il brodo dashi, fino a coprirli, e portate a bollore. Riducete la fiamma, coprite, fate sobbollire per 20 minuti. Aggiungete lo zucchero poco per volta, scuotendo la casseruola per farlo sciogliere. Lasciate sobbollire per altri 15 minuti. Unite il sakè. Scuotete di nuovo il recipiente e aggiungete lentamente la salsa di soia. Continuate la cottura fino a che il liquido sarà quasi completamente consumato. Passate gli abura-age in un ampio colino e fateli sgocciolare.

    In una terrina inumidita mescolate il sti-meshi con i semi di sesamo. Inumiditevi le mani e prelevate una piccola quantità di riso. Formate una polpettina oblunga che inserirete in un tasca di abura-age. Premetene i bordi per saldarli.

    Quando tutti i pezzetti di tofu saranno farciti, allineateli su un piatto da portata o sui piatti individuali poggiandoli sulla parte tagliata. Guarnite con un poco di gari.

    Ricetta presa pari pari da

    Come sempre, questa è la ricetta basica, personalizzabile ed occidentalizzabile, per esempio, insieme al riso si possono mischiare verdure, spezie varie, alghe nori, magari un buon riso alle fragole, e così via.
    Idem per gli ingredienti, se fossero difficili da reperire si potranno variare un pochino.
    In città come Milano, Torino e Roma è possibile trovare negozi di alimentari asiatici in cui fare grandi spese.









domenica 5 maggio 2013

Kodomo No Hi

happy Kodomo no Hi a tutti i bambini!!!

Oggi in Giappone è il Kodomo No Hi, ovvero il giorno dei bambini.
In questo giorno si usa appendere al vento dei Koinobori, ovvero delle carpe, realizzate in stoffa o carta.
Ne avevamo già parlato l'anno scorso, ed ecco qui il link di quel post.
http://yokosoyumee.blogspot.it/2012/09/koinobori.html
la festa è dedicata ai bambini, maschi, e il koinobori, che ha la forma di una carpa, serve ad augurargli forza, coraggio, perseveranza, longevità e tutti i vari aggettivi che rendono un uomo degno di questo nome.
La carpa, è considerata un pesce forte e virtuoso, da imitare. E' in grado di risalire i fiumi e le cascate, rischiano anche la vita, è molto longeva, si dice che viva anche 40-60 anni ed infine, si narra che quando catturata, o addirittura sia per essere uccisa, non tremi e guardi il suo assassino senza paura.
Come un vero samurai!
Una leggenda cinese narra di una carpa, molto caparbia e perseverante, che riuscì a risalire la Cascata del Drago, lungo il fiume giallo, pieno di pericoli e spiriti maligni. Gli Dei, rimanendo impressionati da tale coraggio, la mutarono in Drago, donandogli l'immortalità. Così divenne anche simbolo di chi aspira a fare grande cose nella vita, perseverando per realizzare i propri sogni e a diventare un uomo migliore, sotto ogni aspetto.
Questo significato è conosciuto molto da chi frequenta il mondo dei tatuaggi. La carpa e la carpa-drago, sono tra i più famosi tatuaggi di tradizione giapponese.
Il termine "koi" identifica un particolare tipo di carpa, principalmente d'allevamento, molto colorata. In Giappone, si tengono anche concorsi di bellezza per questo tipo di carpe.






domenica 24 marzo 2013

'Gli errori sono premessa al successo'

'Gli errori sono premessa al successo'

Shippai wa seiko no moto

Diffida di una persona che afferma di non aver mai sbagliato. Chi non ha mai commesso errori non ha potuto accumulare la necessaria esperienza per avere successo.
In realtà, non ha mai imparato nulla.

Per capire come camminare, un bambino deve cadere più e più volte. Solo dopo innumerevoli capitomboli riesce ad assumere un'andatura sicura.
Le invenzioni più grandi sono il frutto di tante prove andate a vuoto.

E' l'insuccesso la strada più indiscussa per il successo. Ricominciare con umiltà e coraggio, dopo ogni disfatta e fallimento, dà la forza per non arrendersi e per essere costanti fino alla fine.


tratto da 'Salici e Felicità' di Rosario Manisera

lunedì 18 marzo 2013

'La sofferenza è il seme della felicità'

'La sofferenza è il seme della felicità'

Ku wa raku no tame

La sofferenza di oggi è il seme della felicità di domani.
La gioia è il frutto di fatica e dolore.
Nulla nasce dal nulla: un albero spunta solo da un seme che marcisce.
Le doglie del parto preludono al gaudio della vita che viene alla luce.
Le soddisfazioni del raccolto derivano dalle fatiche della semina e della coltura.

L'arte che ti ha richiesto più sacrifici è quella che ricorderai più a lungo.
E' il fuoco del crogiolo che fà splendere la purezza e la luminosità dell'oro.
Tu, impari soffrendo: anche la scienza viene da rinunce e dedizione.

In fondo alla strada della sofferenza c'è il cielo.
Per gustare il profumo della rosa devi affrontare le sue spine.
Apprezzerai di più l'incanto della luce dopo l'oscurità della notte.
Gradirai maggiormnte la quiete del mare dopo la furia di una tempesta.


Tratto da 'Salici e Felicità' di Rosario Manisera

domenica 3 marzo 2013

Hina Matsuri

Il 3 di Marzo,
in Giappone, si celebra l'Hina-matsuri ovvero la festa delle bambole, il terzo giorno del terzo mese è quindi dedicato alle bambine che dispongono su una speciale piattaforma le bambole che rappresentano l'antica corte imperiale.


In questo stesso giorno i famigliari delle bambine pregano affinché vengano concesse alla giovani ragazze salute e bellezza, si pensa infatti che le bambine in questo giorno passino tutta la sfortuna alle bambole allontanandola da loro stesse.

Storia dell' Hina Matsuri
La tradizione di rappresentare la corte imperiale tramite delle bambole nacque durante il periodo Heian, in passato la gente credeva che le bambole avessero il potere di trattenere al loro interno gli spiriti maligni.
L' hinamatsuri trae le sue origini da un'antica tradizione detta hina-nagashi che letteralmente significa "bambole galleggianti" le bambole infatti venivano poste su una barca o su dei dischi galleggianti.
Dopodiché venivano fatte galleggiare su un fiume in modo che le bambole portassero verso il mare gli spiriti maligni in esse contenuti, poiché le bambole finivano spesso nelle reti dei pescatori ora le bambole vengono recuperate e poi bruciate nel tempio anziché essere lasciate libere di andare verso il mare.

Cibi dell' Hina Matsuri
Tradizionalmente per questa festa si beve l'amazake: una versione non alcolica del sakè dal sapore dolce che si ottiene dalla fermentazione del riso insieme a questa bevanda si mangiano dei piccoli salatini di riso glutinoso detti arare che vengono conditi anche con salsa di soia.
Per l'hinamatsuri si prepara un dolce detto hishimochi ottenuto che tre sratti di riso mochi uno verde che simboleggia la terra su cui cresce l'erba, uno bianco che indica la neve e uno rosa che simboleggia i fiori di pesco insieme questi tre simboli indicano l'inizio della primavera quando si scioglie la neve inizia a crescere l'erba e germogliano i fiori di pesco.

Le bambole dell' Hina Matsuri
Le bambole, che rappresentano la corte imperiale del periodo Heian, vengono disposte su una piattaforma a gradini detta hina dan coperta da un telo rosso con una strisca arcobaleno in fondo che prende il nome di hi-mosen, mentre il set delle bambole decorative viene detto hina-ningyo.
La piattaforma è costituita da sette gradini, nel primo si collocano le bambole che rappresentano l'imperatore e l'imperatrice, solitamente dietro di loro viene posto un piccolo paravento dorato, può esserci anche due lanterne di carta o seta poste sui lati.
Possono esserci anche degli accessori per separare l'imperatore dall'imperatrice ad esempio due piccoli vasi, originariamente l'imperatore era a destra mentre ora si colloca sul lato sinistro.
Nel secondo gradino ci sono tre dame di corte separate da due piccoli tavolini rotondi con sopra un dolce di stagione escluso l'hishimochi.
Nel terzo gradino si trovano cinque musicisti posti in questo ordine in base allo strumento da destra verso sinistra c'è il suonatore di un piccolo tamburo seduto, il suonatore di un tamburo grande in piedi, un altro suonatore di percussioni in piedi, il suonatore di flauto seduto e infine in cantante seduto.
Nel quarto gradino ci sono due ministri quello dalle sembianze giovanili è posto sulla destra l'altro più anziano sulla sinistra a volte sono dotati di arco e frecce, tra le due figure sono posti due tavolini.
Nel quinto gradino ci sono tre servitori di corte o samurai che proteggono l'imperatore e l'imperatrice e portano in mano un rastrello, una paleetta e una scopa, le loro espressioni rappresentano pianto, riso e rabbia.
Nel sesto gradino ci sono gli oggetti che la corte usa all'interno del palazzo mentre nel settimo quelli che usa quando è lontana dal palazzo.

Articolo tratto da: http://www.sulgiappone.it/feste-giapponesi/hina-matsuri
immagini prese dal web





mercoledì 6 febbraio 2013

Mousse al tè verde - ricetta

Konnichiwa,
oggi parliamo di un dolce facile e velocissimo da fare,
ma delicato e sublime:
la Mousse al tè verde ^^

Ingredienti:

3 n Albume

2 dl Panna Da Montare
2 cu Te' Verde (te' Matcha)
80 g Zucchero

Procedimento:

Montate separatamente 2 albumi con gr. 40 di zucchero e dl. 2 di panna fresca con gr. 40 di zucchero.
Unite i due composti mescolando delicatamente dal basso verso l'alto e incorporatevi 2 cucchiai di "matcha" (te verde in polvere).
Distribuite la mousse in 4 bicchieri e passatela in frigo.
Al momento di servire cospargetela con un pizzico di "matcha" e servitela a piacere con dei bastoncini di pasta sfoglia e fragole fresche.

Stupirete i vostri ospiti in modo originale e dal gusto orientale.


ricetta tratta da: http://ricette.donnamoderna.com/mousse-al-te-verde
immagini prese dal web




giovedì 31 gennaio 2013

Yakisoba - ricetta

Konnichiwa ^^
oggi parliamo di yakisoba, ossia gli spaghetti giapponesi (soba) saltati (yaki) in padella o sulla piastra, che sono il simbolo dei Matsuri, i piccoli e grandi festival che hanno origine da tradizioni popolari contadine o da ricorrenze e cerimonie religiose giapponesi.

Ingredienti di base:

- soba ,anche detta “men” (pasta fresca),
- foglie di cavolo,
- pancetta affettata in fette da 2-3 millimetri di spessore,
- zenzero rosso (solitamente si vende già tagliato alla julienne),
- yakisoba sauce*


Ingredienti opzionali da aggiungere a scelta :

- maionese (meglio se giapponese tipo Kewpie),
- gamberetti (al posto della carne),
- germogli di soia,
- striscioline di alghe Nori.

*la soba, la yakisoba sauce e gli altri ingredienti sono reperibili nei negozi specializzati in alimentari asiatici

Preparazione:

Tagliare la foglia di cavolo in pezzettini di minimo 3-4 centimetri per lato.
Tagliare la pancetta in pezzi da 3-4 centimetri, trasversalmente alle linee del grasso.
In una padella larga in teflon, cospargere la superficie con qualche goccia di olio di semi e mettere a scaldare su fuoco medio.
Mettere la pancetta nella padella. A metà cottura, appena cambia colore, aggiungere le foglie di cavolo ( e, a scelta, i germogli di soia), un pizzico di sale e un pizzico di pepe. Lasciar cuocere e mischiare di tanto in tanto. Quando la carne è cotta, spegnere il fuoco e porre il tutto in un recipiente a parte.
Lavare la padella e porla ancora sul fuoco basso a scaldare, mettere la Soba e aggiungere acqua fino a coprire tutto il fondo della padella ma senza superare in altezza la metà del contenuto. Girare un pò e poi coprire con il coperchio della pentola. Quando l’acqua è completamente evaporata, assaggiare la cottura della pasta (se non è cotta aggiungere ancora un po’ di acqua e ripetere l’ultima parte).
A cottura ultimata della Soba, sempre a fuoco basso, aggiungere gli ingredienti preparati in precedenza, mischiare e aggiungere la salsa per Yakisoba in quantità gradita. Lasciar cuocere ancora un paio di minuti.
Disporre nei piatti e aggiungere a piacere per ogni porzione un mucchietto di zenzero rosso e eventualmente guarnire con la maionese e le alghe Nori.

Il tutto verrà poi mischiato secondo il gradimento di ognuno.

La Yakisoba è ottima anche fredda. Potete infatti trovare nei Conbini (contrazione di Convinience Store), i supermercati aperti 24 ore su 24, anche dei panini farciti con la Yakisoba che sono ottimi sia freddi che scaldati al microonde.

Provare per credere ^^

Ricetta tratta da: http://www.corriereasia.com/ricette/cucina-giapponese/yakisoba-gli-spaghetti-giapponesi
immagini prese dal web





sabato 26 gennaio 2013

Fumettopoli febbraio 2013

Ciao a tutti!
Anche quest'anno parteciperemo alla fiera/mostra del fumetto, Fumettopoli!!
A Milano, all'interno dell'Hotel Executive, via Don Luigi Sturzo 45, di fronte alla stazione di Porta Garibaldi (in ingresso alla fiera da via Tocqueville, basta seguire il perimetro dell'hotel).
La manifestazione durerà due giorni, 16 e 17 febbraio, con orario continuato dalla 10 am alle 20 pm.
Link delle fiera
http://www.fumettopoli.com/
Noi saremo ai nostri soliti posti di febbraio, numeri 22 e 23, al primo piano, ci passerete davanti sia all'ingresso che all'uscita, saremo un incubo, muahahahahaha!!!
Qui a dx, la piantina della fiera, ovviamente, il nostro stand è reso ben visibile dalla righetta rossa.

giovedì 24 gennaio 2013

2013 - Anno del 'Serpente'

Konnichiwa ^^
dato che il 2013 è l'Anno del 'Serpente'...
parliamone un po'....

Un individuo nato in questo periodo è il più saggio e il più affascinante tra tutti.
Un Serpente potrebbe sfruttare le sue doti diplomatiche, potrebbe intraprendere la carriera di ristoratore o diventare un musicista di successo.
Tali individui sono dei pensatori, ai quali piace vivere bene.
Ai Serpenti piacciono i libri, la musica, i vestiti, il cibo raffinato e il vino; ma la loro passione per le cose più raffinate, la loro innata grazia ed eleganza li porta a evitare le frivolezze, le menti grette e le conversazioni inutili.
Ai Serpenti piace comunicare e partecipare attivamente alle conversazioni; se però la conversazione diventa ripetitiva, la loro concentrazione comincia a vacillare.
È quasi impossibile fissare la loro attenzione su lunghe conversazioni incentrate su banali argomenti quotidiani, mentre preferiscono dilungarsi su argomenti e idee nuove e interessanti.

I Serpenti hanno uno speciale talento che li porta a giudicare le situazioni nel modo corretto. Sono sempre attenti a nuove idee e possibilità su cosa fare e su come svolgere qualsiasi cosa, inseguendo il loro intento con grande persistenza. Il Serpente si trova a suo agio in qualsiasi situazione sociale.
In astrologia cinese si pensa che i Serpenti siano sicuri di sé, intenti sempre ad ascoltare le opinioni degli altri, senza però necessariamente accettarle.
Intelligenti ma ostinati, sembrano quasi propensi a mettersi in guai inutili.
Sebbene sia difficile per queste persone ascoltare consigli, essi sono pazienti e compassionevoli nei confronti degli altri quando c'è bisogno di dare una mano, e la loro abilità nel vedere i problemi sotto diversi punti di vista si dimostra molto utile.
Di fronte a dilemmi, i Serpenti agiscono con velocità e convinzione, in quanto pensano intensamente a ciò che fanno e raramente perdono tempo o energia in progetti poco attuabili.

Il Serpente è fortemente compatibile con gli individui nati negli anni del Coniglio, del Gallo e del Drago, parzialmente con quelli del Topo, del Cane, della Capra e con gli altri Serpenti, e per nulla compatibile con quelli del Bufalo, del Cavallo, della Scimmia, della Tigre e del Maiale.

Sono Serpenti coloro che sono nati in questi periodi:


4 febbraio 1905 - 24 gennaio 1906: Legno
23 gennaio 1917 - 10 febbraio 1918: Fuoco
10 febbraio 1929 - 29 gennaio 1930: Terra
27 gennaio 1941 - 14 febbraio 1942: Metallo
14 febbraio 1953 - 2 febbraio 1954: Acqua
2 febbraio 1965 - 20 gennaio 1966: Legno
18 febbraio 1977 - 6 febbraio 1978: Fuoco
6 febbraio 1989 - 26 gennaio 1990: Terra
24 gennaio 2001 - 11 febbraio 2002: Metallo
10 febbraio 2013 - 30 gennaio 2014: Acqua
2025 - 2026: Legno
2037 - 2038: Fuoco

Cari Serpenti è il vostro anno e vi auguro di viverlo alla grande ^^  

Se vi interessano statuine o riproduzioni del vostro segno andate a cercarle sul blog:
www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it
sotto l'etichetta 'Oggetti Tradizionali'  

Info tratte da Wikipedia immagini prese dal web    




sabato 12 gennaio 2013

14 gennaio

Questo post avrei voluto pubblicarlo il 14 gennaio, ma probabilemnte non avrò tempo. Purtroppo, non è possibile che si pubblichi da solo., quindi, visto che ci tengo particolarmente, lo posterò questa sera.
Questo giorno, il 14 gennaio, in Giappone, è  "il giorno dell'amore della speranza e del coraggio", dedicato a Taro e Jiro, due cani, che come Hachiko sono diventati eroi nazionali per il loro coraggio, la loro devozione e la speranza che la loro storia ha dato e continua a dare.
Qualcuno di voi, di certo si ricorderà il film del 1983 "Antarctica" di Kurahara (titolo originale Nankyoku Monogatari), o più facilmente, "8 amici da salvare" del 2006 di Disney, ebbene, quella è la storia di Taro e Jiro, due cani fratelli.
Alzi la mano chi non ha pianto all'abbandono dei cani, alla loro morte e alla scena finale.
Qui sotto farò un bel copia e incolla, da questo sito
http://waxflower.wordpress.com/2012/03/12/taro-e-jiroquando-la-realta-supera-la-fantasia/

-Correva l’anno 1958 quando la rompighiaccio Soya si recava in Antartide con a bordo la seconda squadra di esplorazione antartica giapponese. Il team nipponico doveva dare il cambio ai loro compagni,lì giunti un anno prima e finalmente pronti a tornare a casa. Le avverse condizioni climatiche non permisero alla nave di avvicinarsi alla base Showa perché il natante rimase incagliato nei ghiacci perenni. Così la prima squadra fu recuperata in elicottero .Sfortuna vuole che il team dovette lasciare i loro cani da slitta lì, perché non potevano essere caricati sul velivolo.
15 Huski, della razza Sakhalin, vennero legati e forniti di cibo per una settimana.
Gli esploratori erano decisi a tornare indietro a prenderli, sempre in elicottero, quando avesserero accompagnato finalmente i loro successori alla base per proseguire gli studi del Polo Sud.
Tutto si rivelò purtroppo mal calcolato: la scorta di benzina imbarcata per l’elicottero non era sufficiente a permettere il ritorno. La Shoja dovette fare marcia indietro e tornare in Giappone. I cani rimasero invece in Antartide,al gelo,destinati a morte certa.
Un anno più tardi alcuni membri della spedizione tornarono in Antartide decisi a celebrare gli animali che erano stati compagni della loro avventura in quel posto remoto e desolato.
Volevano dare loro una degna sepoltura.
Sbarcarono il 14 gennaio 1959.
La sorpresa fu grandissima: 8 cani avevano rotto le catene ed erano finiti chissà dove, 5 cani erano morti, legati, mentre due di loro, fratelli, accolsero abbaiando e scodinzolando gli uomini che erano tornati indietro. Erano Taro e Jiro.
Ancora ora non si ha la minima idea di come abbiano fatto quei due husky a resistere al gelo antartico.
Secondo la scienza un cane di quella razza,anche cacciando e nutrendosi,può al massimo vivere un mese a quelle temperature.
Taro e Jiro divennero due eroi,continuarono le spedizioni e a loro il Giappone ha dedicato una festa nazionale:il 14 gennaio é il giorno di Taro e Jiro o il giorno dell’amore,della speranza e del coraggio.- Fine copiea e incolla

I due cani continuarono con le spedizioni, poi, nel 1960, Jiro morì di malattia ed il suo corpo imbalsamato fu portato nel museo di Ueno a Tokyo. Mentre Taro, morì nel 1970, a Sapporo, e il suo corpo imbalsamato si trova nell'Università dell'Hokkaido.
I nomi deì cani morti assiderati era o di fame, legati ancora alla catena era, Aka, Kuro, Goro, Kuma, Pochi, Pesu e Moku.
I nomi dei cani dispersi, Shiro, Anko, Riki, Jakku, Deri e un'altro Kuma, padre di Taro e Jiro

Foto:
In alto, il monumento in onore dei cani della spedizione, ai piedi della Tokyo Tower. Di Ando Takeshi, scultore anche della statua di Hachiko a Shibuya, dove è possibile ammirare anche un bassorilievo con cani husky. Monumenti di questo tipo, o dedicati solo ai due cani, si trovano un pò in tutto il Giappone. Sono stati loro dedicati, anche, francobolli e monete.
In bianco e nero, una foto d'epoca di Taro e Shiro.
A colori, i due cani attori di Antarctica
Ultima foto, le copertine dei film, quello del 1983, quello Disney e l'ultimo girato, 2-3 anni fa.


Video della scena finale di Antarctica del 1983.