sabato 24 ottobre 2009

Fuurin

Il termine Fuurin (風鈴 - ふうりん - huurin), composto da "huu" - vento - e "rin" - campana - assume in italiano il significato di "campanella al vento". (Da evitare la pronuncia "furin", con una sola "u": il termine muta il suo significato in "immoralità".)


In origine proveniente dalla tradizione cinese, il fuurin è stato introdotto in Giappone ormai da secoli, tanto che se ne riporta traccia in ogni genere di opera artistica e fonte storica.
Il monaco buddista Honen Shonin (法然 1133-1212) di Kamakura lo definì “Tesoro Nazionale”, per il suo supposto potere benefico.

Il fuurin è tradizionalmente costituito da un involucro tondeggiante, solitamente di ghisa, da cui pendono uno o più tubicini che, al soffiare del vento, producono lo scampanellio molto caratteristico della terra nipponica.

L'anima può essere di qualsiasi tipo di materiale: legno, PVC, vetro, argenteria, ecc. normalmente si preferisce il bamboo o, come per tradizione, la ghisa. I tubicini, invece, possono essere fatti di acciaio, alluminio, ottone, altri tipi di metalli e legno. Ovviamente il suono derivato dal loro contatto cambia a seconda del materiale con il quale sono costruiti.
Dai tubicini, inoltre, pende una strisciolina di carta, solitamente realizzata in carta di riso, ma anche in altri tessuti. Sopra di essa sono raffigurati paesaggi, oggetti, frasi o scritte di diverso genere che richiamano dei particolari legati alla tradizione giapponese, come: matsuri, matsu, fugu, tsurigane, ecc.

Solitamente di creazione artigianale, i fuurin sono unici nel loro genere, anche se ovviamente se ne producono oggigiorno anche in serie.

I fuurin vengono appesi alle grondaie ed agli infissi delle abitazioni, ma anche alle verande e nei portici di queste e degli esercizi commerciali. Si usa inoltre farli pendere ai rami più bassi degli alberi ed a supporti di qualsiasi genere.

Nei mesi estivi, la stagione più calda ed umida in Giappone, i fuurin vengono appesi e lasciati tintinnare al vento in tutta la nazione, producendo un suono che pervade le campagne ed i centri più piccoli, ma anche le metropoli grazie al forte attaccamento dei Giapponesi nei confronti delle loro tradizioni di popolo più intime ed identificative. In questi mesi, infatti, i suoni caratteristici di queste terre sono quelli generati appunto dai fuurin, insieme al coro delle onnipresenti cicale ed al suono dei fuochi artificiali: hanabi (fiori di fuoco).

Il fuurin, lungi da realizzare un'indubbia funzione decorativa, nasce e tutt'oggi adempie a due scopi fondamentali. Si ritiene infatti che, da una parte renda il caldo afoso dell'estate meno pesante ed opprimente, grazie ad un suono molto delicato e rinfrescante per l'ambiente. D'altra parte è antichissima e mantenuta ancora in auge per il fuurin una funzione culturale basata sulla credenza che il loro suono tenga lontani gli spiriti maligni dai luoghi abitati.

Io ne ho uno che pende da ogni porta della mia casa..... più protetta di così ^___-

Li trovo adorabili ed il loro suono, sempre differente, ad ogni alito di vento li anima rendendoli quasi vivi...

Articolo preso in parte da Wikipedia, immagini prese dal web.
Se vi interessa vedere questi splendidi campanelli che fluttuano andate sul blog:
http://www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it/
sotto l'etichetta 'Fuurin'

Fuurin in vetro

Fuurin in vetro

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi piacciono tutte ste curiosità! *_*
grassie :P
+§+

Yokosò yume e ha detto...

^___^
prego :P