martedì 29 maggio 2012

Kakemono

Il kakemono (掛物 letteralmente « cosa appesa») chiamato anche kakejiku (掛軸) è un dipinto od una calligrafia giapponese, su seta, cotone o carta, organizzato a guisa di rotolo e destinato ad essere appeso. A differenza del makimono, un rotolo che viene aperto in modo orizzontale su una superficie, il kakemono si apre in verticale ed è concepito come decorazione murale da interno.

Nasce nel periodo Heian (794-1185 ).
All'inizio dell'avvento del buddismo venivano usate immagini religiose, poi si espansero decorazioni legate all'arte della calligrafia (Shodo) e all'arte della poesia, infine, nel periodo Muromachi (1337 to 1573 circa), si modernizzò, con immagini floreali, paesaggi, poesie a tema ecc... fino ad utilizzare, ai giorni nostri, immagini più commerciali, anche di film o di fumetti.

L'usanza era di cambiare i kakemono in base alla stagione e posizionarli in posti particolari, tipo, stanze dedicate ad oggetti preziosi o nella sala del tè dove si svolgeva la suddetta cerimonia.

Essi hanno nomi diversi, in base allo sviluppo delle dimensioni, maggiore l'altezza tatemono o katejiku, maggiore la larghezza, yokomono o yokojiju.

Le immagini sono state prese dal web, ma se vi interessano i kakemono andate a cercarli sotto l'etichetta 'Kakemono - teli decorativi da muro' su:
http://www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it/


Kakemono con motivi di carpe Koi


Kakemono con paesaggio tradizionale stilizzato e poesia

Serie di Kakemono appesi in una stanza adibita alla custodia di oggetti preziosi

Kakemono con motivo moderno legato all'aminazione 




Pasta fuwa fuwa

Konnichiwa ^___^

Ho scoperto cos'era questa meraviglia in questo sito:
http://yokoso-journal.blogspot.it/2012/01/kawaii.html

anche se non è una novità e molti la conosceranno già.

La mitica pasta Fuwa Fuwa! ^___^
E' una pasta modellabile, morbida, tipo il fimo o la pasta oplà, le sue due caratteristiche sono di asciugare all'aria e di rimanere morbida e spugnosa. Quindi è adattissima per creare miniature di cibi e simili.
Ovviamente è di origine giapponese, con un nome così non poteva provenire da altre parti ^___^
La si trova in vendita online su diversi siti, e di solito viene venduta in set, con stampini e più colori, in modo che sia utilizzabile anche dai principianti.

Se vi interessa l'oggetto andate a vedere sul nostro blog: http://www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it/ sotto l'etichetta Cancelleria ^___^

Ma i giapponesi non si sono fermati qui ed hanno creato tutta una serie di oggetti dedicati alla pasta Fuwa Fuwa, con il simpaticissimo logo annesso, come la scatolina per conservare la pasta già aperta, ma non utilizzata, la cui immagine vi allego alla fine.

E ora non vi resta che dare libero sfogo alla vostra fantasia e creare oggetti straordinari, ma allo stesso tempo dolcissimi.....




Set di pasta Fuwa Fuwa di vari colori

Oggetti realizzati con la pasta Fuwa Fuwa

Scatolina per contenere la pasta Fuwa Fuwa non utilizzata

mercoledì 23 maggio 2012

Perdono

Sorry... devo assolutamente stare più attenta. Chiedo scusa ad un lettore/lettrice anonimo/a che mi ha lasciato un commento sulla ricetta per i taiyaki. L'ho visto stasera ed ho risposto... devo stare decisamente più attenta -__-

E ora vi saluto, con questa stupenda immagine di Ayami Kojima, copertina del suo artbook, Santa Lilio Sangre.
Meraviglioso.

lunedì 21 maggio 2012

Inro

Konnichiwa!
L'altro giorno mi sono messa a fare una ricerca sull'artigianato giapponese e ho scoperto il nome di alcuni oggetti che pensavo fossero tutt'altro, gli Inro.
Gli Inro sono scatoline in legno dipinte che venivano utilizzate dai guerrieri o dai samurai.
Magari vi è capitato di vederne in alcuni anime, film o manga storici.
Questi incantevoli contenitori, spesso realizzati in legno o avorio, sevivano per portare medicinali, tabacco e simili, e venivano appesi al kimono, che essendo privo di tasche non permetteva di avere con sè oggetti od altro.
Normalmente si portavano appesi sotto l'obi (cintura) del kimono, o meglio ancora agganciati ad un netsuke che era collocato nella parte superiore dell'obi e collegato all'inro da una cordicella.
I netsuke sono piccole sculture in legno o avorio che nacquero proprio per l'esigenza di riuscire a portare comodamente gli inro.
Poi con l'avvento dell'era moderna e dell'abbigliamento occidentale si perse l'usanza di indossare gli inro, che ora, hanno più che altro un valore artistico legato all'antiquariato e al collezionismo.

Li ho cercati su ebay, e sono rimasta basita, se ne trovano da pochi euro, ma la maggior parte ha costi notevoli che superano anche i 1000 euro!

Immagini prese dal web
Se vi interessano gli Inro andate su http://www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it/
sotto l'etichetta 'Oggetti Tradizionali'

Disegni che ci mostrano come indossare un Inro e un Netsuke



Vari tipi di Inro


Inro decorato con in paesaggio

Vari Inro finemente decorati



Inro finemente decorati

Netsuke
Netsuke in avorio