lunedì 31 dicembre 2012

Oggetti tradizionali del capodanno

Presenterò qualche oggetto che è facile trovare nelle case giapponesi nel periodo del capodanno.


Shimenawa- sono delle decorazioni da attaccare sulla porta (sopra sopra), per attirare la fortuna e le cose positive del nuovo anno e allontanare gli spiriti maligni. Sono tipici del culto Shintoista, e si vedono, durante tutto l'anno, nei Santuari Shintoisti.





Kodamatsu- decorazione formata da bamboo, rametti di pino e paglia. Si mette davanti all'ingresso, o ai lati. Simboleggia la longevità, quindi è di ottimo auspicio.














Shimekazari- Si posiziona sulla porta. E' composto da parti naturali, tipo paglia, a volte frutta, ed un'offerta agli Dei delle messi, perchè offrano un buon anno nuovo.














Kagamimochi- Si tratta di una composizione, formata da due mochi e un DaiDai (una varietà di arance giapponesi). E' anch'esso un'offerta per le divinità, e viene posizionata nella stanza principale della casa.
Ho provato a cercare il significato del DaiDai, ma non ho trovato nulla. Probabilmente, essendo un frutto esclusivamente giapponese, con diverse qualità nutrizionali, viene considerato molto importante, addirittura, il suo utilizzo per il capodanno risale al periodo Edo (1600).
Se invece, vedete un gambero, in composizioni simili, significa longevità.

Info da www.factsanddetails.com/japan

mercoledì 26 dicembre 2012

Coniglio sulla luna o coniglio lunare

Oggi, mentre spulciavo internet, mi sono imbattuta in questa stupenda immagine.
La raffigurazione dei conigli, nell'immaginazione giapponese è vastissima, ma quella dei conigli di neve, la trovo fantastica e tenerissima.
Così, ho fatto qualche ricerca sulla leggenda giapponese del "coniglio sulla luna" o "coniglio lunare", penso la più famosa, sui conigli.
A quanto pare, guardando la luna piena, i giochi di luce e d'ombra dei crateri creano delle forme che è facile associare con delle immagini di conigli.
Addirittura i Maya, ci vedevano un coniglio che saltava, e la divinità della luna Ix Chel, veniva spesso raffigurata con un coniglio in braccio.
Nella tradizione buddhista esiste una leggenda, che narra di come sia nata l'immagine del coniglio sulla luna.
-Durante il giorno di Uposatha (giorno buddista dedicato all'osservanza dei precetti buddisti -1-), 4 amici animali, una scimmia, uno sciacallo e una lontra (gli animaloi possono essere diversi, in base a chi racconta la storia), decisero di dedicarsi ad opere di bene. Così, quando trovarono un vecchio viandante stremato dalla fatica e dalla fama, si adoperarono per aiutarlo.
La scimmia, potendosi arrampicare sugli alberi, gli procurò della frutta, la lontra potendo nuotare, gli procurò del pesce e lo sciacallo, essendo furbo rubò del cibo da una casa. Il coniglio, non avendo nessuna abilità e non riuscendo a procurare, altro che erba, creò un fuoco e vi ci lanciò dentro per far si che il viandande avesse della carne da mangiare. Davanti a questa eroica scelta, il viandande rimase sbalordito e dopo, essersi rivelato come Sakra, divinità induista -2-, commosso, disegnò l'immagine del coniglio sulla superficie lunare, così che potesse essere visto e ammirato da tutti.-
E ora una piccola legenda
1- Uposatha, giorno buddhista dedicato alla pratica e all'osservanza rigida dei precetti. Si presenta nei giorni di luna nuova, primo quarto, luna piena e terzo quarto, quindi circa ogni settimana.
I precetti buddhisti sono diversi e si dividono in 3 modelli diversi, in base a come si segue la religione buddhista, ci sono i 5 precetti, gli 8 precetti e i 10 precetti, nonostante questo, tutti si basano su tre aspetti fondamentali
-la cosapovolezza della sofferenza generata da un comportamento erroneo
-la determinazioe ad astenersi da quel comportamento
-il voto di fare qualcosa di positivo come rimedio alla sofferenza
2- Sakra, chiamato anche Indra, Phra In o Devanagari è il principale Deva (divinità ) induista, considerato anche a guardia di quello che per i cristiani è definibile paradiso.
Le religioni asiatiche, shintoismo, buddhismo, induismo e altre, tendono, a volte, a mischiarsi ed a modificarsi nei secoli in base alle esigenze del periodo storico, per non parlare del fatto che a volte non venivano tenuti scritti, quindi è tutto un pò un casino, scusatemi, ma non sono molto esperta.
Vi lascio un link interessante su questo Deva.
http://fabio-ilmiodiario.blogspot.it/2012/12/indra-divinita-induismo-buddhismo.html
 Scusate, come al solito mi sono dilungata troppo...
Qui, due immagini dei crateri lunari.
La seconda immagine mostra un coniglio che schiaccia il mochi col pastello, o per i cinesi, delle erbe per l'immortalità.

 Una bellissima illustrazione di una ragazza tedesca
http://www.trenchmaker.deviantart.com/
Questa immagine l'ho trovata in giro, ma purtroppo non so chi sia l'autore, però ho deciso che l'avrei messa nel post perchè mi piace un sacco.













Le informazioni principali le ho prese dal sito di wikipedia, mischiate con altre che già sapevo. Per il resto ho lasciato un paio di link.
Spero di non avervi annoiato troppo.

giovedì 20 dicembre 2012

Partenza per il Japan

Kombawa minna san ^___^


La nostra prossima partenza per il Giappone è prevista
dal 26 dicembfre al 07 gennaio 2013
e siamo sempre emozionate e scalpitanti come la prima volta!

Per qualsiasi richiesta e wishlist inviate una mail a:

yokoso.clasil@gmail.com

martedì 4 dicembre 2012

Cheesecake al tè verde - ricetta

Konnichiwa,
oggi vi propongo la ricetta per
una fantastica Cheesecake al tè verde

Ingredienti:

- 1 cucchiaio di gelatina in polvere e ¼ di tazza d’acqua
- 170 gr di Philadelphia ammorbidito
- 1/3 di tazza di yogurt naturale
- ¼ di tazza di panna
- 1 cucchiaio di tè verde in polvere sciolto in 3 cucchiai di acqua tiepida
*per la crosta: biscotti secchi sbriciolati, 3 cucchiai di burro, 1 cucchiaio di zucchero.

Preparazione:
Mescolate la gelatina in polvere e l’acqua in una tazza piccola e mettete da parte.
Mischiate i biscotti secchi sbriciolati, il burro fuso e lo zucchero in una ciotola.
Stendete l’impasto sul fondo di una teglia rotonda per torte.
Appiattite l’impasto, premendo con un cucchiaio. Lasciate riposare in frigorifero.
Mescolate il Philadelphia ammorbidito e lo zucchero in una ciotola grande.
Aggiungete lo yogurt e la panna e mescolate fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Infine, aggiungete l’acqua con il tè verde.
Riscaldate nel forno a microonde l’acqua con la gelatina in polvere fino a quando non diventa liquida e aggiungete all’impasto.
Mescolate bene.
Versate l’impasto nella teglia sopra la crosta e distribuitelo in modo uniforme.
Mettete la torta nel frigorifero e lasciatela riposare per circa 3 ore.

Provatela ^^, per stupire con un gusto raffinato ed un colore delicato ^^


Ricetta tratta da: http://www.ilbento.it/cheesecake-al-te-verde-505.html
immagini prese dal web




sabato 1 dicembre 2012

Biscotti al Tè verde - ricetta

Konnichiwa,
oggi vi propongo la ricetta dei
biscotti al Tè verde!
Ideali da preparare e gustare, accompagnati da un fumante tè caldo, in queste fredde giornate d'autunno ^^

Ingredienti:

- 215 g di farina;

- 100 g di zucchero a velo;
- 3 uova;
- 150 g di burro (o un bicchiere di latte);
- un cucchiaio e mezzo di tè verde (meglio matcha);
- zucchero semolato

Preparazione:
Setacciate zucchero a velo e tè verde. Aggiungete il burro e lavorate con una frusta elettrica finché il composto non è omogeneo. Unite la farina, poco per volta, e poi i tuorli delle tre uova.

Lavorate la pasta. Avvolgetela in una pellicola trasparente e tenete in frigo per circa 30 minuti ( un po’ come una crostata).

Stendete l’impasto con uno spessore di circa mezzo centimetro. Ritagliate i biscotti con le vostre formine preferite e passateli nello zucchero semolato. Disponeteli su una teglia ricoperta da carta da forno e infornate a 180° C per 15 minuti.


Ricetta tratta da: http://justafiveoclocktea.com/2011/03/06/biscotti-al-te-verde-2/
immagini prese dal web

Biscotti al Tè verde ripieni di crema alla vaniglia


domenica 25 novembre 2012

Cosmetici Fasio

I cosmetici della Fasio, fanno parte della grande famiglia del Brand asiatico Kosé Cosmenience, e rientrano nella fascia medio/economica.
In Giappone, si trovano tranquillamente in quelle, che per loro, sono farmacie ed hanno costi, come quelli che noi troviamo nei supermercati, tipo 12-15 euro un mascara discreto ecc...
Ho avuto la possibilità di provare un paio di prodotti e li trovo veramente ottimi.
Il primo, è un fondotinta compatto, adatto alle pelli miste o grasse. Non essendo liquido, evita che si formi sul viso quella patina lucida dovuta al sebo, e dura per parecchie ore. Anche portarlo in giro è comodo, perchè si può stendere sia con un pennello a punta tonda, tipo un piccolo pennello kabuki o una spugnetta, quindi non ci si sporca. Onestamente lo considero buono come i fondotinta dello stesso genere, della marca Clinique, abbastanza costosi.
Quello che ho notato, avendo problemi di pelle, è che non mi ha dato nessun tipo di allergia, quindi mi sento di consigliarlo anche a chi, come me, è obbligata a comprare  i fondotinta di marche da farmacia o, marche parecchio costose perchè anallergiche.
Nella foto, con la spugnetta con cui viene vunduto. Ovviamente lavabile
Qui, a confronto con il fondotinta compatto Clinique (buonissimo anche lui)












Altro ottimo prodotto, è il mascara, quello pubblicizzato anche da Matsumoto Jun, il Fasio full dynamic volume mascara.
Volumizza le ciglia in maniera soddisfacente, tende a non fare grumi e lo scovolino è di una misura pratica, non immenso come quello del colossal di Maybellin o del volumizzante di Kiko(che adoro)... quest'ultimo, quasi eccessivo. Facile da usare anche per chi non è proprio praticissimo.
La cosa carina è che questa versione è venduta con anche un prodotto per toglierlo più facilmente. Si tratta di un'altro mascara trasparente con uno scovolino in plastica. Geniale.
 Confezione.

 Il mascara aperto. Si vede bene lo scovolino.














Il prodoto per eliminarlo dalle ciglia.
Il retro della confezione.

Chiedo scusa per le pessime foto.

Qui sotto, qualche link.

http://www.kose.co.jp/jp/ja/products/brand/fasio/sp/contents/#/catalog/

http://www.kose.com.sg/

http://www.kose.co.jp/jp/ja/index.html

giovedì 1 novembre 2012

Gyoza - ricetta

I Gyoza sono dei ravioli cinesi, molto apprezzati dai giapponesi e anche da me ^^

La ricetta per 2 persone si compone di circa 30 gyoza.

Preparazione della pasta:

Ingredienti:

- farina tipo 00 200cc (un bicchiere)
- farina tipo 0 200cc (un bicchiere)
- acqua calda circa 100cc
- sale 2 cucchiaini

*potete usare anche solo un tipo di farina. Se usate solo la farina tipo00, la pasta sarà morbida, mentre aggiungendo anche la farina 0 otterrete una consistenza più rustica.

- Mescolate in un recipiente i due tipi di farina e il sale.
- Aggiungete poco alla volta l'acqua calda, mescolando bene con un cucchiaio di legno, quando l'impasto prende consistenza, spostatela sopra un tagliere ed impastatela fino a renderla morbida (in Giappone si dice che deve avere la consistenza del lobo dell'orecchio)
- Quando la pasta è pronta, copritela con un panno per non farla seccare e lasicate riposare circa un quarto d'ora (intanto potete preparare il ripieno)
- Poi stendete la pasta a circa 3 mm di spessore e dategli la forma tonda circa 6-8 cm di diametro con uno stampino o bicchiere.
- Se dovete sovrapporre la pasta già tagliata, usate della farina per non farla attaccare. Se non la usate subito, coprite con un canovaccio umido.

Preparazione del ripieno:

Ingredienti:

- carne trita di maiale, circa 150g
- cavolo (cappuccio bianco) 1/4
- porro, circa 5cm
- zenzero, circa 2cm
- 1-2 spicchi di aglio (facoltativo, ma se c'è dà più sapore)
- salsa di soia, sale, pepe, brodo granurale, zucchero, q.b.

*Le quantità degli ingredienti sono variabili. Si può fare anche con pochissima carne e più verdura.

- Tagliate il cavolo a pezzettini ed aggiungete il sale, lasciate riposare circa 10minuti così il cavolo lascia la sua acqua. Prima di usarlo, strizzatelo bene con un canovaccio e togliete l'acqua.
- Mettete la carne trita di maiale (si può anche mescolare con un po' di carne trita di manzo) in una recipiente e omogeneizzate la carne. Quando la carne diventa come una crema, aggiungete un cucchiaino di sale (o brodo granulare), pepe, un cucchiaino di zucchero, un cucchiaio di salsa di soia, zenzero sminuzzato, aglio sminuzzato e amalgamate bene il tutto.
- Aggiungete il porro tagliato finemente, il cavolo a cui avevate tolto la sua acqua e amalgamate tutto.
- Avvolgere il ripieno nella pasta:
- Prendete una delle forme di pasta precedentemente tagliate con la formina o con il bicchiere e posizionatela sul palmo della mano, mettete(spalmate) il ripieno nel centro della pasta (lasciate il bordo vuoto, almeno 5mm)
- Per chiudere il gyoza, iniziate piegando a metà la pasta e partendo da un lato, formate delle piccole pieghe fino a chiuderlo tutto. E' importante che sia chiuso bene. PER FACILITARVI CI SONO GLI STAMPINI PER GYOZA che potete trovare sul nostro blog: www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it
sotto l'etichetta 'Cucina'

*Se avanza della pasta, potete fare dei piccoli panzerotti, utilizzando della passata di pomodoro e della mozzarella. Oppure secondo la vostra fantasia, anche un dolce, magari con mela e cannella e coprendo di zucchero. *Se avanza il ripieno, potete saltarlo in padella e condirci le tagliatelle o il riso.

Cucinare:

Gyoza brasato (yaki gyoza 焼き餃子)

In Giappone gyoza sono cucinati sulla piastra.

- Scaldate poco olio in una padella, meglio se olio di semi perchè ha meno sapore.
- Mettete goyoza nella padella e tenete il fuoco alto fino a fargli prendere colore, non girateli perchè è devono rimanere bruciacchiati solo da un lato.
- Sembrerà strano, ma dovete aggiungere un po' di acqua, fate attenzione perchè potrebbe fare del fumo e schizzare dell'olio. L'acqua va aggiunta molto lentamente e fino a coprire metà dei gyoza. Prima di aggiungere l'acqua abbassate la fiamma al minimo.
- Dopo aver aggiunto l'acqua, tenete il fuoco medio e coprite con un coperchio.
- Quando l'acqua è quasi evaporata, togliete il coperchio, alzate il fuoco e continuate a cuocere finché l'acqua sparisce.
- Finito di cuocerli metteteli in un piatto facendo attenzione che la parte dorata sia visibile.
- Mangiate gyoza conditi con salsa di soia e aceto a parte.

Gyoza bolliti (sui gyoza水餃子)

- Fate bollire abbondante acqua in una pentola grande (senza il sale), quando l'acqua è in ebollizione, mettete gyoza e continuate a bollire con il fuoco forte (mescolate ogni tanto per non fare attaccare al fondo della pentola) finché gyoza galleggia.
- Quando gyoza cominciano a galleggiare, toglieteli scolandoli bene.
- Mangiate gyoza conditi con salsa di soia e aceto a parte.

ricetta tratta da: http://fukushimaku.blogspot.it/2010/04/gyoza-ricetta.html
immagini prese dal web



lunedì 29 ottobre 2012

Ramen - ricetta

Minasan, konnichiwa!!!

Oggi vi voglio proporre la ricetta del Ramen.
In queste fredde giornate d'autunno è quanto di più gudurioso ci possa essere ^^

Ingredienti per 4 persone:

- 4 ciotole da Ramen ^^

* Brodo:
- mezza gallina
- una patata pelata, una carota, una cipolla
- un pezzetto di zenzero fresco sbucciato
- un pomodoro secco
- 1 litro di acqua
- un cucchiaino piccolo di dashi, o mezzo dado di verdura (facoltativo)
- un pò di concentrato di pomodoro
- un cucchiaio e mezzo di salsa di soya
- un cucchiaino piccolo di olio di sesamo
- un cucchiaio e mezzo di olio di semi di arachide

* Ramen:
- 200 gr di tagliolini all'uovo (perfette le caserecce Barilla)
- 2 uova
- 4 fettine di lonza di maiale
- spinaci sbollentati
- mais e germogli di soia sott'acqua (quelli nel vasetto piccolo)
- salsa di soya
- olio di arachide
- zucchero
- ketchup
- sale

Preparazione:

Un giorno prima o la mattina per la sera preparate il brodo.

Mettete in una pentola a pressione la mezza gallina, con la pelle; poi aggiungete la patata, la carota, la cipolla e il pezzetto di zenzero sbucciato. Ricoprite con un pò di concentrato di pomodoro (serve a dare il colore rosso tipico del ramen), aggiungete l'acqua e mescolate. Poi tagliate il pomodoro secco a pezzetti piccoli, aggiungete il dashi o il dado di verdura se volete, poi l'olio di semi di arachide e di sesamo e la salsa di soya.

Chiudete il coperchio e dal momento che la pentola fischia cuocete per 25 minuti a fuoco basso.

Una volta spento lasciate riposare e raffreddare: quando sarà tiepido, con un colino levate un pò di grasso del brodo (se si forma sulla superficie) e buttatelo via.

Poi togliete le verdue e la carne, frullate le verdue e rimettetele nel brodo. Lasciate così per un'oretta. Poi colate il tutto e il brodo sarà pronto per il Ramen. Eventualmente regolate di sale, ma non deve essere troppo salato.

Un giorno prima fate bollire due uova sino a farle diventare sode. Poi sbucciatele e, quando sono tiepide mettetele dentro una bustina da freezer con salsa si soya e acqua (devono essere coperte dal liquido), poi chiudete la bustina e mettetela dentro una tazza in frigo dove rimarrà per almeno 12 ore.

Tirando fuori le uova dal frigo (noterete che l'uovo risulta colorato dalla soya), scolatele dal liquido che butterete e tagliatele a metà per poi disporle su di un piatto.

Un'oretta e mezza prima di mangiare il Ramen preparate in acqua salata bollente gli spinaci (non fateli il giorno prima altrimenti diventeranno neri e non più verdi),lasciateli cuocere e poi scolateli bene. Se necessario strizzateli con le mani, e quando sono quasi freddi fatene delle palline:

Scolate e lavate sotto acqua corrente i germogli di soia e il mais. Mettere i germogli lavati in una ciotola, e il mais in una pentola a rosolare con un goccio di olio. Dovete giusto scaldarlo.

Intanto prendete la lonza di maiale e tagliatela a bocconcini piccoli. Prendete una wok (o una padella antiaderente), mettete un pò di olio di arachidi, fate rosolare il maiale, quando perde il colore rosa aggiungere in sale e lasciare cuocere qualche momento. Poi aggiungere zucchero, un cucchiaio di salsa di soya e un pò di ketchup. Lasciare cuocere sinchè il tutto non risulterà molto denso e profumato.

Mettete il brodo a scaldare sul fuoco, deve essere molto bollente.

In una pentola di acqua salata, buttate la pasta.

Intanto che cuoce sul tavolo preparate le tazze e tutti gli ingredienti precedentemente cucinati.

Quando la pasta è cotta, non stracotta ne troppo al dente, scoliatela e bloccatele la cottura sotto acqua fredda del rubinetto.

Poi procedete come segue:

Sul fondo della scodella la pasta
poi aggiungete l'uovo
il mais
la pallina fatta con gli spinaci
la carne di maiale disposta artisticamente
e infine i germogli di soia.

Coprite tutto con un bel mestolo di brodo bollente e il Ramen è servito!

Itadakimasu ^^

ricetta tratta da: http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=184161
immagini prese dal web



domenica 28 ottobre 2012

Okonomiyaki - ricetta

Okonomiyaki significa più o meno “quello che ti piace, fatto alla piastra” , definizione più azzeccata i giapponesi non potevano trovare ^^.

Quindi, partendo dalla ricetta di base che prevede un impasto di uova, farina, latte, foglie di cavolo e acqua, si può davvero spaziare con la fantasia. In ogni caso, le due varianti più comuni sono la scelta tra l’Okonomiyaki con carne, e quindi pancetta, e quello con pesce o più frequentemente gamberetti.

In realtà, benché si possano trovare alcune differenze nelle ricette passando di città in città, esistono due grossi filoni o metodi per cucinare l’Okonomiyaki.
Vengono identificati come Hiroshima Yaki e Kansai Yaki (o più correttamente Hiroshima Fu e Kansai Fu, cioè “alla Hiroshima” o “alla Kansai”).
Una nota a parte è per la Okonomiyaki-sauce, la salsa per Okonomiyaki. Potete trovarla nei negozi di cibo orientale molto forniti. Difficilmente la troverete nei negozi di cibo che non rivendono prodotti d’importazione giapponese, a differenza di quanto può succedere invece con la salsa di soia nei negozi biologici. In generale i negozi cinesi ma ancor di più quelli coreani dovrebbero averla.
Questa salsa è composta di varie verdure (cipolle, carote…) e frutta (solitamente mele) ed è la salsa caratteristica e indispensabile per un vero Okonomiyaki.

Ingredienti:

- 1 etto di farina 00
- 1 uovo
- 5 foglie di cavolo
- acqua (40 gr )
- latte (40 gr)
- maionese
- salsa per okonomiyaki
- olio di semi
+
a piacere:
- due fette di pancetta
oppure
- gamberetti sgusciati

Preparazione:

Tagliare le foglie di cavolo in pezzettini tagliando ogni foglia prima in senso orizzontale e poi verticale (circa mezzo centimetro per lato) e metterli da parte.

Mettere in un recipiente acqua e latte e aggiungere la farina. Mischiare il tutto. Il composto diventerà presto abbastanza consistente e tenderà ad indurirsi. Aggiungere quindi l’uovo intero e mischiare per ammorbidire l’impasto.

Aggiungere all’impasto i pezzettini di cavolo precedentemente tagliati e mischiare distribuendo il tutto in modo omogeneo. L’acqua contenuta nelle foglie contribuirà ad ammorbidire ulteriormente il tutto. Non c’è bisogno quindi di aggiungere in nessun caso altra acqua oltre la dose indicata.

Lasciar riposare per un minimo 15 minuti.

Porre una padella con rivestimento in teflon sul fornello con il fuoco alto. Aggiungere un cucchiaino di olio nella padella. Lasciar scaldare per circa tre minuti. Per capire se la padella si è sufficientemente scaldata, lasciar cadere una piccolissima quantità dell’impasto e vedere se inizia a cuocere velocemente.

Quando la padella è calda, aggiungere l’intero impasto e abbassare il fuoco.

Lasciar cuocere per circa 10 minuti. Alzare leggermente il bordo dell’impasto. Quando inizia ad abbrustolirsi girare il tutto. Cuocere ancora su questo lato. Per capire se la cottura è sufficiente, è possibile fare un semplice test: se avete usato una paletta o una forchetta per girare l’impasto nella padella, provate a inserirla di punta al centro della padella. Se estraendola l’impasto dovesse essere ancora liquido e dovesse ancora filare estraendo la paletta, bisognerà chiaramente aspettare ancora qualche minuto. Quando al contrario incontrerete un po’ di resistenza anche all’interno dell’impasto, potrete apprestarvi a spegnere il fornello.

Porre il tutto su un piatto e aggiungere sulla superficie la salsa per okonomiyaki a coprire tutta la superficie e successivamente, come opzione, la maionese.

Questo è l’impasto e la ricetta per preparare l’okonomiyaki nella versione “di base”. Se volete aggiungere carne o pesce, prima di mettere l’impasto rosolare nella padella la pancetta o i gamberetti e poi coprire con l’impasto. Da questo punto in poi la ricetta prosegue nello stesso modo illustrato sopra.

Ovviamente faro in Giappone nei ristoraqnti con i tavoli dotati di piastra è tutta un'altra cosa ^^

Provate a cucinare il vostro Okonomiyaki e inviate le foto sulla nostra pagina facebook ^^


Ricetta tratta da: http://www.corriereasia.com/ricette/cucina-giapponese/okonomiyaki-fatti-in-casa
immagini prese dal web e foto scattate da noi il Capodanno scorso ^^








mercoledì 24 ottobre 2012

Takoyaki - ricetta

Il takoyaki, assieme all'okonomiyaki, è uno dei piatti simbolo di Osaka, vera e propria capitale gastronomica del Giappone.
Takoyaki significa letteralmente polpo arrosto e il polpo, come si può facilmente intuire, è ingrediente fondamentale della ricetta assieme all'uovo, al kazuo e a una tipica salsa che viene spalmata a fine cottura, molto simile a quella che si usa anche per l'okonomiyaki e per lo yaki-soba.


Il takoyaki viene preparato in un'apposita padella in ghisa caratterizzata da varie concavità semicircolari, in numero variabile a seconda della dimensione della teglia. Dopo esser stata ben oliata e scaldata vi si versa dentro il composto a base d'uovo che poi, con un apposito spillone, viene fatto girare all'interno delle forme semisferiche man mano che si cuoce. Si ottengono così dei globi grandi più o meno come una pallina da golf che si condiscono in vari modi anche se quello più comune è appunto con maionese, salsa takoyaki (una specie di ketchup con salsa di soia), aonori e kazuo.
Come l'okonomiyaki, anche il takoyaki è un tipico cibo da strada o da spuntino veloce. In ogni matsuri (sagra) che si rispetti, non può mancare la bancarella che prepara il takoyaki da asporto, servito in apposite vaschette. In Giappone è credenza comune, frutto più che altro di un diffuso stereotipo, che i gestori delle bancarelle, quelli che stanno dietro la piastra a far girare le palline di takoyaki con lo spillone, siano spesso ex yakuza o teppisti con un passato burrascoso poi ravvedutisi.


Ingredienti
Per 24 palline circa di takoyaki

- 150g di farina 00
- 300ml di dashi (brodo base). In alternativa si può usare anche sola acqua ma il takoyaki verrà meno saporito.
- 1 uovo
- 2 cucchiai di beni shoga tritato.
- un pizzico di sale
- un cucchiaino di zucchero
- 100g di polpo (tako) bollito. Nella scelta del polpo cercate di privilegiare esemplari molto grossi, magari piovre, dai tentacoli spessi e carnosi. Uno o due tentacoli dovrebbero essere sufficienti.
- un mazzetto di erba cipollina
- una bustina di kazuo bushi
- aonori
- maionese
- salsa takoyaki
- olio di semi

Preparazione
La preparazione del takoyaki è molto semplice. L'unica difficoltà sta nel far ruotare le pallina con lo spillone, operazione che richiede solo un po' di pratica.

(Tutti gli ingredienti per la preparazione del takoyaki. Il caratteristico recipiente con manico e beccuccio serve a versare la pastella. La piastra in ghisa con le forme semisferiche stampate, il pennello circolare in corda per oliare bene gli stampi, lo spillone per rigirare le palline che si vanno formando e il pennellino per stendere la salsa e la maionese.)

- Con un coltello molto affilato affettate l'erba cipollina.
- Triturate il beni shoga in modo da avere quadratini di due o tre millimetri circa di spessore. Il beni shoga non è indispensabile, ma serve comunque a dare un particolare accento al piatto.
- Con una frusta sbattete energicamente la farina con il dashi, il sale, lo zucchero e l'uovo in modo da avere un composto ben amalgamato, liscio e senza grumi. Mettetelo in un recipiente dotato di beccuccio e lasciatelo riposare a parte per qualche minuto.
- Nel frattempo tagliate il polpo che avrete precedentemente sbollentato a pezzi irregolari di non più di un centimetro.
- A differenza della cucina italiana dove polpi e seppie devono essere morbidi e vanno quindi cotti molto, nella cucina giapponese questi ingredienti sono apprezzati per la loro consistenza un po' gommosa. Non bollite troppo il polpo, giusto il tempo che basta a non lasciarlo crudo, così da fargli mantenere una buona elasticità. Uno dei punti fondamentali per avere un buon takoyaki, è riuscire a creare un contrasto tra la morbidezza della pastella e la consistenza del polpo.
- A questo punto scaldate la padella da takoyaki e oliatela bene. E' importante che prima di versare l'impasto la padella sia ben unta e molto calda. Come per le crepe, anche per il takoyaki, le prime palline che andrete a preparare probabilmente tenderanno ad attaccarsi e non usciranno molto bene. Non dispertate e prerseverate, man mano che la padella viene usata verranno sempre meglio.
- Versate la pastella dal recipiente col beccuccio direttamente nella teglia. Cercate di distribuirla uniformemente in tutti gli stampi. Non preoccupatevi se la pastella finisce anche sugli spazi tra una forma e l'altra. Abbiate solo avuto l'accortezza di oliare bene anche queste superfici.
- Distribuite i pezzi di polpo nella padella in modo che in ogni stampino ve ne sia almeno uno o due. Di più è anche meglio, ma attenzione a non esagerare se no il takoyaki non sta più insieme. Distribuitevi sopra il beni shoga e l'erba cipollina. Non abbiate timore di abbondare, soprattutto con quest'ultima.
- Aspettate un po' che l'uovo incominci a cuocere sul fondo degli stampini e poi, con lo spillone, con un movimento secco e circolare, fatelo staccare dalla parete di ghisa e pian piano fatelo ruotare. Man mano che cuoce, continuate a rigirare il takoyaki così che venga prendendo una forma sferica regolare. Proponiamo di seguito un breve riassunto video delle fasi di cottura:
- Mettete il vostro takoyaki su un piatto da portata e spennellatelo di maionese prima, di salsa takoyaki poi e infine spolverate con aonori e kazuo a piacere.

Un'alternativa alla maionese e alla salsa takoyaki si può avere con la versione akashiyaki del takoyaki, che poi è forse il modo migliore per apprezzare appieno questo piatto.
Le palline al polpo in questo caso sono servite senza alcunché sopra e prima di mangiarle vengono immerse nel dashi caldo servito a parte in una ciotolina.

Non è semplicissimo, ma se ci si fà la mano poi non potrete fare a meno di gustarvi una volta a settimana questo particolarissimo piatto ^^

Se vi interessano la padella e gli attrezzi per cucinarli andate a cercarli sul blog:
www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it
sotto l'etichetta 'Cucina'

ricetta tratta da: http://www.cucinagiapponese.net/cucina-giapponese/ricette-takoyaki.html
immagini prese dal web


Attrezzi per cucinare i Takoyaki

preparazione dei Takoyaki

preparazione dei Takoyaki

risultato finale ^^

martedì 23 ottobre 2012

Pancake - ricetta

I Pancakes
sono delle frittelle tradizionali dell’America settentrionale, una specie di mini crepes un po’ più spesse e morbide che vengono preparate per la prima colazione o per il brunch, ma che sono ottime anche per la merenda.

In Giappone ormai sono diffusissime, io le ho assaggiate quest'estate e me ne sono letteralmente innamorata ^^
pertanto vi propongo la ricetta..... e poi si sà in Japan le decorazioni sono deliziose e molto curate.... e anche voi potrete sbizzarrirvi per crearne sempre di nuove.

Esse vengono accompagnate generalmente da sciroppo d’acero, ma si può usare anche dell'ottimo miele italiano, della marmellata o della frutta fresca. Possono essere preparate anche in versione salata, con del burro fuso sul pancake caldo, uova e bacon, formaggio, ecc

La ricetta è semplicissima:
Ingredienti:
(Per 4 persone)
- 200 ml. Latte
- 2 Uova
- 25 gr. Burro
- 125 gr. Farina
- 6 gr. Lievito
- 1 pizzico Sale
- 15 gr. Zucchero

 Preparazione:

Versare il latte, i tuorli d'uovo e il burro fuso in una ciotola e mescolare con una frusta.

Aggiungere la farina setacciata insieme al lievito e ad un pizzico di sale.

Montare gli albumi a neve con lo zucchero e incorporali al composto, mescolando dal basso verso l'alto con una spatola di silicone.

Mettere un mestolino d'impasto al centro di una piccola padella antiaderente leggermente imburrata e fare cuocere a fuoco medio per circa due minuti per parte.

Guarnire i pancake come preferite, scegliendo la versione dolce o salata.


Per conoscere il tempo di cottura del pancake, basta guardare la superficie: se si sono formate delle bolle, è arrivato il momento di girarle.
Potete accompagnare i pancakes dolci con un bicchiere di latte, quelli salati con una buona birra ^^

Provare per ceredere ^^

Se vi interessano le formine in silicone per i pancake andate a vederle sul blog:
www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it
sotto l'etichetta 'Cucina'

ricetta tratta da: http://www.dolciricette.org/2011/07/pancakes-ricetta-originale.html
immagini prese dal web









mercoledì 17 ottobre 2012

Tamagoyaki - ricetta

Tamagoyaki
(tamago たまご=uova, yaki やき=alla griglia)
è la tipica frittata giapponese.
E` buono sia appena cucinato, sia dopo, quindi lo si usa molto per preparare il bento.
Per cucinarlo è consigliabile la padella giapponese quadrata per la frittata (la potete trovare sul blog: www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it, sotto l'etichetta 'Cucina'), ma anche una padella normale (preferibilmente piccola di teflon) può andare bene.



Ingredienti:
- 3 uova
- condimento (dipende dal gusto, potete anche cambiare le quantità)
- dashi 60cc (4cucchiai di aqcua + un terzo di cucchiaio di brodo),
- 1 cucchiaino di salsa di soia
- 1,5 cucchiaino di zucchero
- 2 pizzichi di sale.

1. Mescolate il condimento insieme nella ciotola e aggiungete le uova. Usando Hashi (le bacchette) mescolate bene (mettendole in verticale fare un movimento di polso da destra a sinistra 20-25 volte).

2. Scaldate bene la padella e ungetela con olio di semi.

3. Versate un terzo dell'uovo nella padella (deve essere poco, giusto per comprire il fondo della padella) e quando la superficie asciuga, arrotolatela usando hashi e spostate il tutto in fondo alla padella.

4. Subito versate un altro terzo di uovo e ripetere l'operazione fino a quando l'uovo non è terminato, cercate di cucinare in modo veloce. Se durante la cottura si fromano delle bolle sulla superficie dell'uovo è necessario romperle.

5. Si può mangiare così, mettendo un po' di salsa di soia oppure può essere usato per fare il sushi ^^

Provate! è un piatto facile e gustoso ^^

Se vi interessa la padella andate a cercarla sul blog: www.yokosoyumee-akinai.blogspot.it
sotto l'etichetta 'Cucina'


Ricetta presa da: http://fukushimaku.blogspot.it/2006/11/tamagoyaki-ricetta.html
immagini prese dal web



Esempi di preparazione del Tamagoyaki


domenica 7 ottobre 2012

Fiera del fumetto

Ciao a tutti, il weekend del 13, 14 ottobre, parteciperemo, in maniera ridotta, alla manifestazione "Festival del fumetto a San Pietro All'Olmo", vicino a Milano.
Vi linko una pagina con tutti i dettagli delle manifestazione.
http://www.defconlegnano.it/festival-del-fumetto-san-pietro-allolmo-2/
Lo trovate anche su facebook, al gruppo
S.P.A.O. - festival del fumetto - San Pietro All'Olmo
Come detto sopra,avremo una piccola parte di quello che teniamo normalmente nelle altre fiere, e principalmente si tratterà di animazione.
Comunque, vale la pena farci un salto, sembra organizzata molto bene.

giovedì 27 settembre 2012

'Long Vacation'

Ed ecco a voi un Grande Classico dei drama giapponesi, il meraviglioso:

LONG VACATION!


Fuji TV production
anno 1996
11 episodi


La prima scena inizia con una ragazza che sta correndo a perdifiato, tra l'altro vestita da sposa (e con tanto di copricapo tradizionale), il cui nome è Minami. Alla poverina è scappato il fidanzato, ma lei questo ancora non lo sa. Sa solo che si sposa tra un'ora e che il futuro marito ancora non si vede. Così, forse spinta da qualche presentimento o, come dice lei, dalla convinzione che magari lui si sia svegliato tardi , scappa dal luogo della cerimonia e inizia a correre verso l'appartamento del ragazzo. In casa, però, lui non c'è: è scappato con un'altra, una ragazza "meno forte di te, che non saprebbe vivere senza di me", come scrive a Minami in una lettera alquanto stringata che lascia nella sua camera.

In casa, Minami entra grazie al di lui coinquilino, Sena Hidetoshi (Takuya Kimura), squattrinato pianista 24enne che quel giorno ha anche un importante concorso per una cattedra al conservatorio. La sua mattinata di prove viene però bruscamente interrotta dalla quasi-sposa, che gli piomba in casa, inizia a tartassarlo di domande sul suo fidanzato e, tra una sigaretta e un attacco di panico, cerca il coraggio di leggere quelle righe a lei indirizzate da colui che riteneva l'amore della sua vita.

Dopo aver ricevuto un'improvvisata e delirante proposta di matrimonio dettata dal panico e da un tentativo di salvare la faccia in extremis di Minami, Sena in qualche modo riesce a tranquillizzare la malcapitata, e a rispedirla sul luogo della cerimonia per dare spiegazioni ad amici e parenti, ben felice di chiudere questa breve ma intensa parentesi nella sua giornata che si prospetta parecchio impegnativa.
La vita di Hidetoshi sembra tornata alla normalità, ma qualche giorno dopo, mentre sta rientrando dal lavoro, il buon Sena nota una ragazza piuttosto appariscente nei pressi di casa sua. Con sua grande sorpresa scopre che non è altri che Minami.

Minami apparentemente è lì per caso, ma Sena non fa in tempo ad entrare in casa che se la ritrova che suona al campanello. Il ragazzo, che oscilla tra il fastidio e la pietà per ciò che le è successo, alla fine la fa entrare in casa... ma forse non l'avrebbe fatto se avesse saputo che non ne sarebbe più uscita.

Di lì a poco, infatti, l'appartamento viene invaso da tutti i mobili e le cianfrusaglie della donna che, non sapendo dove andare, decide arbitrariamente di prendere il posto dell'ex fidanzato come coinquilina di Sena.

Immaginate la gioia del ragazzo, timido, ordinato e perfettino, nonché imbranatamente giapponese, nel ritrovarsi a convivere con una donna più grande (di sette anni, per la precisione), i suoi oggetti e le sue piccole manie, nonché spesso e volentieri con la sua migliore amica Momoko. Eppure, decide di farla restare, perché si sente in colpa: fu proprio lui a presentare al coinquilino la ragazza con cui sarebbe fuggito. E così, da un giorno all'altro, Hidetoshi si ritrova in casa un'avvenente ma sfigatissima trentunenne.

Non che a Sena interessi Minami da quel punto di vista: sebbene lei sia una modella e sfoggi gambe niente male , il ragazzo è innamorato perso di una sua ex compagna di conservatorio, Ryoko.

Lei è un giovane talento, pupilla del professor Sasaki, e ricambia a sua volta i sentimenti di Sena, ma entrambi sono troppo timidi e imbranati per confessarselo. Da parte sua, Hidetoshi è un po' frenato dal fatto che lei sia oggettivamente più brava di lui nel suonare il piano, e abbia prospettive migliori delle sue, che invece è stato costretto a chiudere in un cassetto i suoi sogni di suonare nei grandi teatri o di ottenere una cattedra al conservatorio, per insegnare musica a dei ragazzini indisciplinati e spesso irritanti in una piccola scuola di quarta categoria...

In fondo, Sena è un bravo ragazzo, ma a 24 anni è ancora immaturo. Dopo il diploma al conservatorio nutriva grandi speranze di avere una carriera sfolgorante, ma ben presto s'è dovuto scontrare con la dura realtà, ma soprattutto con i suoi stessi limiti. Sena ama la musica più di ogni altra cosa al mondo, ma paradossalmente è questo il più grande ostacolo che gli impedisce di diventare un bravo pianista.

L'unico modo per diventare un grande artista è mettersi in gioco, in primis con le persone, perché solo conoscendo il cuore, i sentimenti degli altri, questi possono essere smossi attraverso l'arte. Tuttavia, Sena evita accuratamente di farlo, per timidezza e insicurezza, e non riesce a far emergere il lato più "umano" di sé, ad aprirsi veramente agli altri. Suona per sé stesso, per il piacere di farlo... ma, come gli dice il suo mentore, il professor Sasaki, poiché non suona mai per qualcun altro, malgrado tecnicamente sia impeccabile, non ci mette sentimento. Ben presto, Sena capisce che deve ancora maturare come uomo e come musicista, ma non sempre basta la consapevolezza per cambiare il proprio modo di essere...

La prima persona per cui Sena suona non è, come forse lui avrebbe pensato, la dolce Ryoko, bensì la casinista Minami, per cercare di tirarla su in un momento per lei molto duro e difficile.
Perché sì, Minami è una donna forte, decisa, che sa ciò che vuole dalla vita e la affronta col sorriso sulle labbra, ma anche per lei paradossalmente sono questi suoi pregi a pesarle come macigni sulle spalle. È perché viene ritenuta forte, che viene lasciata dal suo fidanzato sull'altare per una donna probabilmente più giovane, ma soprattutto, a dire di lui, più fragile... o forse semplicemente più lagnosa.

È perché non si dà per vinta, che spesso e volentieri viene presa in giro sul lavoro dalle colleghe più giovani o dai responsabili della sua agenzia di moda, che non si fanno tanti problemi a farle notare che a 31 anni la carriera di una modella è ormai al tramonto e farebbe meglio a trovarsi qualcuno da sposare. Eppure Minami è una donna come le altre, e in quanto tale ha le sue preoccupazioni, le sue debolezze, le sue sofferenze... Anzi, come spesso accade, sono proprio le persone apparentemente forti e indipendenti a soffrire di più, perché non lasciano trasparire le proprie emozioni...

Sena e Minami sono due "isole": lui per timidezza e poca autostima, lei perché per carattere tende a non pesare mai sugli altri, ma come forse avrete intuito le cose cambieranno. Vivendo insieme, tra alti e bassi come in qualunque convivenza, i due iniziano a conoscersi, a confidarsi, e ben presto per entrambi tornare a casa e sentirsi dire "Okaeri" (bentornato) diventa una cosa a cui è difficile rinunciare.
Il loro piccolo appartamento diventa un'isola da dividere in due, un'isola in cui prendersi una vacanza dalla solitudine e dall'isolamento che in Giappone sono quasi delle regole della società (raramente i giovani dividono gli appartamenti, i più vivono da soli), perché quando tutto va storto, allora non resta che prendersi una Long Vacation per ricaricarsi, ritrovare la voglia di fare e capire cosa si vuole dalla vita.

In realtà non passa molto tempo prima che la suddetta isola, cioè il loro appartamento, diventi meta di visite sempre più frequenti da parte di altre persone (quasi tutte legate a Minami... un vero ciclone nella vita di Sena! ) che renderanno la loro quotidianità piuttosto caotica.
Una è la migliore amica e collega di Minami, Momoko, un'adorabile svampitella che inaspettatamente ogni tanto tira fuori dal cilindro qualche perla di saggezza o qualche commento dissacrante sulle vicende dei protagonisti.
E poi causerà non poco scompiglio il ritorno a Tokyo del fratello minore di Minami, Shinji detto Animal per i suoi modi irruenti , con la sua fidanzata di turno, senza dimenticare gli interessi amorosi dei due coinquilini: la moscissima Ryoko e il fotografo di moda Sugisaki.

(Animal) Shinji ha la stessa indole della sorella: è un ragazzo esuberante, il classico 25enne che vuole divertirsi ma, al tempo stesso, avere la sicurezza di una ragazza fissa al suo fianco, che deve quindi sopportare le sue scappatelle da donnaiolo DOC.
Si dà il caso che però una delle ragazze che casca ai suoi piedi sia proprio la dolce, ingenua e pudica Ryoko, e allora sì che saranno guai...
Sei persone spesso innamorate della persona sbagliata che rincorrono l'amore, tutte legate tra loro dal destino, dalle coincidenze doramose e dall'imprevedibilità della vita...

Long Vacation non è solo il racconto di una storia d'amore, ma soprattutto è una storia di crescita, personale e artistica, che avviene non attraverso occasioni "da dorama", ma grazie ad eventi, belli e brutti, che potrebbero capitare a molti (delusioni amorose, disoccupazione, crisi esistenziali ).
Non si tratta solo dell'educazione sentimentale del giovane Sena, inesperto, timido e chiuso verso il mondo, ma anche dell'elaborazione della perdita (del quasi-marito) da parte di Minami, e della nascita di un amore in modo dolce e naturale, lontano dalle storie artificiali a cui i più si sono abituati.

Long Vacation, infatti, come tutti i grandi capolavori non passa mai di moda, non a caso tutt'oggi è una serie ancora amatissima. Tutto merito di una scrittura ben bilanciata e molto "fresca", una colonna sonora bellissima (di cui il main theme è cantato anche da Naomi Campbell) e delle bellissime interpretazioni di tutto il cast.



Articolo interamente tratto da http://dorama.iobloggo.com/896/long-vacation
è un blog interessantissimo per i dorama andate a dare un'occhiata ^___^
Immagini prese dal web